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Il riferimento delle polveri sottili è il Pm2,5 e non più il Pm10
Inquinamento: più bassi i nuovi limiti Oms
Ridotto del 17% anche il livello di ozono. Il biossido di zolfo passa da 125 a 20 microgrammi al metro cubo
STRUMENTI
ROMA - L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha abbassato i limiti delle sostanze inquinanti nell'atmosfera e ha inoltre indicato il Pm2,5 e non più il Pm10 come misura di riferimento delle polveri sottili nell'aria, dopo che ci si è accorti che il Pm2,5 in Europa occidentale fa perdere agli abitanti quasi nove mesi di vita. Le linee guida propongono obiettivi temporanei e passi intermedi per raggiungere una migliore qualità dell'aria. L'Oms ha stabilito nuovi obiettivi a cui i Paesi membri possono fare riferimento per definire le loro politiche. «Per la prima volta le linee guida riguardano tutto il mondo, indicando obiettivi uniformi», ha spiegato Roberto Bertollini, direttore del Programma speciale salute e ambiente dell'Oms, Ufficio per l'Europa. «Tali obiettivi sono molto più severi dei limiti nazionali attualmente in vigore in molti Paesi e in alcune città consentirebbero di ridurre gli attuali livelli di inquinamento di oltre tre volte».

(Emmevi)
(Emmevi)
I NUOVI LIMITI

- Pm10: In molte città, la media annuale dei livelli del particolato supera i 70 microgrammi per metro cubo. Secondo le nuove linee guida, per prevenire malattie questi livelli dovrebbero essere al di sotto dei 20 microgrammi per metro cubo
- ozono: il limite giornaliero viene ridotto da 120 a 100 microgrammi per metro cubo. Il raggiungimento di questi livelli sarà una sfida per molte città, specialmente nei Paesi in via di sviluppo, e in particolare per quelle con molte giornate di sole, in cui le concentrazioni di ozono raggiungono livelli più elevati causando problemi respiratori e attacchi di asma
- biossido di zolfo: il livello è stato ridotto da 125 a 20 microgrammi per metro cubo. L'esperienza ha infatti dimostrato che azioni relativamente semplici possono abbassare rapidamente i livelli di biossido di zolfo con la conseguenza di diminuire i tassi di decessi e malattie infantili
- biossido di azoto: il limite resta invariato; tuttavia, il rispetto di questo limite, essenziale per prevenire le bronchiti, resta una grande sfida in molte aree in cui il traffico automobilistico è intenso.
(Bettolini)
(Bettolini)
PM 2,5: IL KILLER INVISIBILE
- Il Pm2,5 ossia le polveri super sottili, provocano effetti sulla salute ben più gravi del più noto Pm10. Nell'Unione europea il Pm2,5 causa per il cittadino medio una perdita dell'attesa di vita di circa 8,6 mesi. Per alcuni tecnici il Pm2,5 potrebbe diventare a pieno titolo il riferimento più appropriato per misurare la frazione di polveri sottili al posto del Pm10. Un orientamento condiviso anche dall'Oms secondo la quale il Pm2,5 sembra essere più idoneo come indicatore di riferimento, «visto che si tratta delle polveri che hanno più incidenza sulla salute umana». Il riferimento al Pm10 può comunque essere un valido strumento - spiega l'Oms - per poter confrontare i dati attuali con quelli del passato. Inoltre, prosegue l'Oms, c'è un rapporto fra il valore di Pm2,5 e quello di Pm10.
23 ottobre 2006

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